ALL'OMBRA vis artis non vilis aqua sed vinum

ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

giovedì, novembre 22, 2007

CAPSICUM


Martedì 15 gennaio 1493, Cristoforo Colombo, di ritorno dal suo secondo viaggio nelle Americhe, annota sul suo diario: " trovato pepe che di qualità sopravanza quella del pepe". Le popolazioni locali ne consumano quantità industriali reputandolo curativo assaje. Di che si tratta? Ma del capsicum, nome che deriva probabilmente dal greco KAPTO che significa mordere e fa riferimento alla sua azione di bruciante lesione che provoca la sua ingestione. Insomma parliamo del peperoncino. Il nome originale in lingua nahvati era chili, che si usa ancora adesso in lingua inglese (Red hot chili pepper). Ci sono versioni dolci e piccanti, che noi ovviamente preferiamo. La piccantezza viene misurata secondo la scala SCOVILLE, da zero in su. Il peperone dolce è zero unità, gli habaneros arrivano a 600 unità. Il record è del Bhut Jolokia, indiano che arriva ad 1.000.000 di unità. Hanno effetto antibatterico e sono ricchi di vitamina C. Antiossidanti, sono utili nella cura del raffreddore, delle sinusiti e delle bronchiti. Nonchè nelle neuropatie diabetiche e nelle cefalee. Si mangia in tutti i modi, fresco od essicato, specialmente nel sud Italia. Serve da conservante, ed è alla base dell'invenzione della salsa di pomodoro. Fino al 1839, codificata dal Cavalcanti, cibo per ricchi, poi inizia la produzione industriale e diviene alimento popolare. Noi che abbiamo amici che di questo si occupano... Brindiamo con della tequila messicana, in onore degli scopritori di questa meravigliosa spezia! Prosit Pronobis!

lunedì, novembre 19, 2007

FELIX HOFFMANN


Chi era costui? Ma l'inventore dell'aspirina! Studiata per alleviare i dolori artritici del suo caro babbino, il farmaco compie 110 anni di attività. Successo planetario, più di 20 miliardi di pasticche vendute fino ad ora. Il principio attivo, l'acido acetilsalicilico deriva dalla corteccia del salice, appunto. Pianta tipica dei terreni umidi e paludosi, quindi insalubri, fornisce rimedi a quelle malattie che qui più facilmente si sviluppano. Così sosteneva Paracelso (1493-1541) medico ed alchimista, la natura offre risanamenti ai danni che provoca. L'aspirina non è solo un antinfiammatorio, analgesico ed antipiretico. Recentemente è stata scoperta una sua importante funzione antiaggregante e quindi di prevenzione dell'infarto. Addirittura sembra abbia una notevole efficacia nella formazione dei tumori del colon e del retto. In un papiro di 3500 anni or sono, trovato in Egitto, si raccomandano decotti di corteccia di salice contro i reumatismi. L'acido acetilsalicilico puro provocava problemi all'apparato gastrointestinale. Felix vi unì l'anidride acetica e si risolse il problema. Per cui la A sta per il processo di acetilazione e spirin da spiraea, nome latino della pianta e voilà il nome. Brindiamo al grande chimico! Ci beviamo un cognac, prima una pasticca di aspirina! Ci aspetta una notte da favola!! Prosit Pronobis!

sabato, novembre 17, 2007

ARGININA


L'arginina è un aminoacido basico, viene scisso dall'arginasi in ornitina ed urea e quindi ha un effetto disintossicante. E' importante per il metabolismo dell'azoto e viene usato come disintossicante epatico. In più favorisce l'ormone della crescita e la cicatrizzazione delle lesioni. Entra nel meccanismo di controllo del glucosio e facilita il metabolismo dei grassi. Inoltre fortifica il sistema immunitario, in particolare fa aumentare la produzione dei linfociti T, le cellule che attaccano quelle cancerogene. C'è qualcos'altro da sapere? Certo! L'arginina è presente a iosa nello spumante! In Italia il consumo di spumante è aumentato del 10%. Quello del metodo classico ROSE' è aumentato del 100%! Dunque, le feste si avvicinano, occorre fare scorta di rosè fin che si è in tempo! Oltre ad una piacevole bevuta vi ritroverete con un fegato di ferro! Beh, di ferrino.
Stappiamo un Ferrari rosè. A sette gradi ed in bicchiere apposito: il mio! Prosit Pronobis!

lunedì, novembre 12, 2007

EDWARD DE BONO


E’ l’inventore del pensiero laterale. Sostiene che la logica verticale, quella di Socrate e Aristotele, va sostituita con questo pensiero laterale, metafora che si rifà al modo di spostarsi del granchio. Nella logica tradizionale cioè va inserita una massiccia dose di creatività. Bisogna ribaltare i dati, rileggerli partendo da punti di vista diversi anche tornando indietro. La creatività può essere naturalmente presente ma può essere appresa. Bisogna incoraggiare le idee nuove, anche le più strampalate e favorire la collaborazione. Sua è l’invenzione dei 6 cappelli, in un ordine che tutti devono seguire. Cappello bianco: tutti pensano alle informazioni in loro possesso. Cappello rosso: ci si concentra sulle intuizioni. Cappello nero: vagliare tutti i possibili pericoli. Cappello giallo: ci si concentra sui benefici. Cappello verde: creatività ed immaginazione a sfare. Quello blù è il risultato di tutto questo lavoro. Ecco un esempio di pensiero laterale. Dunque: la matrigna di Cenerentola raccoglie in un sacco nove sassi neri ed uno bianco invitando la giovane ad estrarne uno. Se sarà bianco sposerà il principe, sennò serva a vita eterna! Cenerentola si accorge che la perfida ha raccolto solo sassi neri. Che fare? Direbbe il compagno Lenin. Al solutore bevuta a gratis!

Intanto ci beviamo un vino alsaziano, dal magico colore e dal gusto impareggiabile. Sperando che non ci vada laterale, ops, di traverso! Prosit Pronobis!

P.S. Dalla foto si vede che il Signor Edward ama accostamenti arditi. Per chi deve andare a colloqui di lavoro un consiglio: creatività!

domenica, novembre 11, 2007

IL DOLORE


Il dolore è un segnale chimico-elettrico. Arriva al cervello attraverso le normali vie nervose che attraverso il midollo spinale mettono in comunicazione la periferia al centro. Attualmente è la morfina il farmaco d’elezione ma si sta sperimentando un derivato di un mollusco marino del Mar dei Caraibi che questa cara bestiolina usa per uccidere le sue prede. Da questo veleno è stata estratta una sostanza detta ziconotide, che è un analgesico mille volte più potente della morfina. Esistono anche delle pompe, introdotte sotto cute e caricabili dall’esterno, che rilasciano a comando farmaci antidolorifici. L’ultima è la fissazione di elettrodi direttamente nel cervello che bloccano gli stimoli del dolore utilizzando il sistema delle endorfine, mediatori chimici dello stato di benessere. Il problema resta grande: sono migliaia le persone colpite da dolori atroci, specie in campo oncologico, pochi i medici in grado di alleviare queste sofferenze. Il dolore è ancora considerato parte della malattia. Le antiche scritture sono piene di stati dolorosi, vedi la storia di Giobbe ed il suo grido contro il dolore el’incomprensibilità della sua esistenza. Nel Nuovo Testamento, Gesù risana i malati e convive con i lebbrosi.. Anche lui però nel momento della condivisione del dolore, tra gli ulivi, è lasciato solo. La sofferenza resta un momento solitario: con compassione ci avviciniamo, con gli occhi negli occhi dell’altro. Ci beviamo un bicchierone del distillato dei monaci Camaldolesi: magari fa!

Prosit Pronobis!

CIBI


Al congresso annuale dell’American Chemical Society a Boston, è stata presentata una ricerca rivoluzionaria. Fior di professoroni hanno studiato le capacità di frutti e verdure di contrastare lo sviluppo del cancro. Hanno scoperto che sono i pigmenti naturali ad avere un potente effetto anti ossidante. In particolare l’antocianina che dà il colore alle melanzane, al cavolo rosso, al ravanello. Eppoi i frutti di bosco: ribes, mirtilli, more.Come funziona?. Sono molecole bioattive senza funzioni nutritive come invece le proteine, gli zuccheri, i carboidrati e le vitamine. Quindi non si disperdono nel flusso sanguineo ed arrivano indenni all’intestino dove agiscono. Ma ognuno ha la sua predilezione in cucina! Pablo Ricasso sosteneva che la sua creatività era possibile grazie alle quantità industriali di paella che divorava. Edison trangugiava rape e cavoli per far funzionare meglio il suo cervello. Freud deve la sua scoperta dell’inconscio ai cetrioli che non mancava mai di mangiare. Einstein sosteneva che l’intuizione della teoria della relatività l’aveva avuta grazie alle generose dosi di gelato che si concedeva quotidianamente…

Noi invece, al RIFUGIO, nutriamo lo spirito! Brindiamo con un KIR, cocktail a base di champagne e cassis da bersi nel flute linea Cantico! Prosit Pronobis!

http://www.irifugidellospirito.org/linea_cantico.htm

martedì, novembre 06, 2007

CLAUDE LORIUS


Questo signore, noto glaciologo, si è specializzato nell'analisi di carotaggi effettuati a migliaia di metri di profondità nel circolo polare artico. Ghiaccio antico di milioni di anni, di purezza ineguagliabile. Queste analisi hanno dimostrato il legame tra l'innalzamento della CO2 e l'aumento della temperatura planetaria. Il massiccio e continuo uso del petrolio e la deforestazione aumenta la concentrazione di anidride carbonica. L'analisi delle carotone hanno dimostrato che da almeno un milione di anni non c'è mai stata una situazione simile. Il clima, circa 125mila anni fa, era più caldo.
Ma non a causa della CO2, era finita la glaciazione. Di conseguenza i mari erano più alti di 5 metri. Che fine faranno le città costiere? La banchisa polare si scioglierà: l'area artica, totalmente libera dai ghiacci, di chi sarà? E' una delle zone più ricche del pianeta di petrolio... Non si impara mai niente! I russi hanno già mandato due piccoli sottomarini, il Mir-1 e il MIR-2 che hanno piantato una bandiera in titanio inossidabile alla verticale del polo Nord, alla profondità di 4.261 metri! Ci consoliamo sapendo che parte di quelle carotone finivano nel bicchiere di whisky del prode studioso. Noi, ovviamente, lo imitiamo! Prosit Pronobis!